domenica 26 aprile 2020

Gli Accenti

Regole di accentazione
In spagnolo l'accento sulle vocali è sempre acuto: á, í, ú, ó, é.
Spesso si usa per distinguere due monosillabi omografi (cioè con stessa grafia).
Ad esempio: Él (pronome) da El (articolo) o (pron.) da Tu (agg.: Tu libro).

In generale:
-> L'accento si usa per distinguere un pronome (con l'accento) da un aggettivo.
Ad esempio: Éste (pronome) da Este (aggettivo: Este libro).
-> Avverbi, pronomi interrogativi/esclamativi vogliono sempre l'accento.
Ad esempio: Cual (pronome) diventa: ¿Cuál es? (forma interrogativa).

Una parola va accentata se:
- l'accento cade sull'ultima sillaba (parole tronche) e la parola termina per vocale, per -n o per -s
- l'accento cade sulla penultima sillaba (parole piane) e la parola termina per consonante (escluse n e s)
- l'accento cade sulla terzultima sillaba (parole sdrucciole)
- l'accento cade sulla quartultima sillaba (parole bisdrucciole).

Due vocali unite
Le vocali si dividono in deboli (i, u) e forti (a, e, o); in una parola due vocali unite possono formare:
- un dittongo: se almeno una vocale è debole (i, u)
- uno iato: se entrambe le vocali sono forti (a, e, o)

Regole specifiche
Caso 1: vocale debole (i, u) accentata + vocale forte -> si mette sempre l'accento.
Caso 2: vocali entrambe deboli (i, u) -> si seguono le regole sopra esposte.
Caso 3: vocale forte (a, e, o) accentata + vocale debole -> si seguono le regole sopra esposte.
Caso 4: vocali entrambe forti (a, e, o) -> si seguono le regole sopra esposte.
Nota: in pratica solo il Caso 1 si distingue dalle regole sopra esposte.

Attenzione: gli accenti sbagliati sono considerati errori gravi nella lingua scritta.

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